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Stefano Porcelli

Psichiatra e Direttore Sanitario locale del Centro Medico Santagostino di Bologna

Laureato in Medicina e Chirurgia nel luglio 2008 all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, con relatore di tesi Prof. Enrico Smeraldi. Ha conseguito la Specializzazione in Psichiatria nel giugno 2014 all’Università di Bologna con relatore di tesi Prof. Alessandro Serretti.

Durante gli anni di specializzazione ha svolto attività di ricerca mirata all’individuazione di predittori clinici e biologici di risposta e tollerabilità ai trattamenti farmacologici psichiatrici. Tale attività di ricerca ha portato alla pubblicazione su riviste specializzate peer-review di oltre 50 articoli e di 5 capitoli in libri specialistici.

Durante la specializzazione ha svolto attività clinica presso il SPDC dell’Ospedale Maggiore di Bologna, il CSM Borgo-Reno, il Centro Esperto per Disturbi Cognitivi dell’Ospedale Maggiore di Bologna, il servizio di consulenza psichiatrica ai Medici di Medicina Generale, l’Unità di Diagnosi e Terapia dei Disturbi dell’Ansia e dell’Umore dell’Università di Bologna.

Attualmente prosegue l’attività clinica e di ricerca presso l’Università di Bologna in qualità di Assegnista di Ricerca e svolge attività di consulenza psichiatrica per la Casa di Cura “Villa Chiara” di Casalecchio di Reno. Dall’autunno 2015 collabora con il Centro Medico Santagostino e da febbraio 2017 riveste il ruolo di Coordinatore del servizio di Psicologia, Psicoterapia e Psichiatria per la sede di Bologna. Ha recentemente ottenuto l’abilitazione nazionale per il ruolo di Professore di seconda fascia in psichiatria.

Da gennaio 2019 è Direttore sanitario locale del Centro Medico Santagostino di Bologna

Decreti e divieti: come prendersi cura di sè dopo i 65 anni

Ai tempi del Coronavirus, uno dei pensieri più preoccupati è senza dubbio quello rivolto alle persone anziane, forse la categoria più fragile in assoluto. Le misure che hanno imposto le Istituzioni sono drastiche e tali devono essere per tutti. Ma è proprio la fascia di età sopra i 65 anni quella che va tutelata con ancora più attenzione. Questo perché gli anziani sono certamente più vulnerabili e hanno anche esigenze differenti a seconda che siano autosufficienti oppure no