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Pubblicato inTerza età

Anziani e caldo in estate: cosa fare

Il caldo eccessivo provoca disagi per tutti, ma soprattutto per gli anziani, spesso le prime vittime delle alte temperature. Il nostro geriatra spiega come ridurre i rischi

anziani caldo

L’estate non sempre è una “bella stagione”, almeno non per gli anziani. Le temperature alte, spesso torride, e le ondate di calore che caratterizzano le giornate da giugno a settembre possono infatti essere pericolose, se non addirittura letali, per i soggetti più deboli. 

Troppo calore non è sicuro per nessuno, ma è ancora più rischioso per le persone anziane e con problemi di salute. È quindi importante mettere in atto strategie per un rapido sollievo dall’afa. Dall’analisi dell’Unione europea delle cooperative UeCoop su dati Istat emerge infatti che oltre 13,6 milioni di over 65 sono esposti al rischio di malori per le temperature eccessive.

Ma a cosa è dovuta questa debolezza?

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Perché il caldo fa male agli anziani?

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Il caldo nuoce in modo particolare agli anziani per diverse ragioni.

Innanzitutto, i loro corpi non si adattano bene agli sbalzi di temperatura e le condizioni mediche croniche possono modificare le risposte del loro organismo al calore. Inoltre, i medicinali soggetti a prescrizione medica possono compromettere la capacità del corpo di regolare la temperatura corporea o potrebbero effettivamente prevenire la sudorazione.

In generale, la regolazione della temperatura cutanea attraverso la sudorazione negli over 65 può essere poco efficiente. Gli anziani, nonostante il caldo torrido dell’estate, tendono infatti a sentire sempre meno lo stimolo della sete e questo può portarli a non bere a sufficienza e dunque a sviluppare uno stato di disidratazione.

In soggetti cardiopatici, per esempio, questo può aumentare il rischio di aritmie ed episodi di fibrillazione, senza tralasciare il fatto che i medicinali per cardiopatici e ipertesi hanno spesso una componente diuretica al loro interno, quindi favoriscono una maggiore perdita di liquidi. 

Come fare quindi per scongiurare gli esiti infausti del caldo negli anziani? 

Come aiutare gli anziani con il caldo?

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Il primo passo è sicuramente l’idratazione: è fondamentale assicurarsi che l’anziano beva almeno due litri d’acqua al giorno. Sono da evitare assolutamente gli alcolici, che hanno l’effetto opposto.

Anche l’alimentazione nei mesi estivi svolge un ruolo importante: consumare cibi freschi e ricchi di liquidi e fare il pieno di frutta e verdura contribuisce a mantenere un corretto stato di idratazione.

Quando le colonnine del termometro si alzano, inoltre, è sempre consigliabile che gli anziani rimangano in casa ed evitino attività faticose. Un consiglio che forse farà storcere il naso agli anziani più attivi è quindi sicuramente quello di rallentare. L’attività fisica, anche solo uscire di casa per una passeggiata o un giro in bicicletta, fa sicuramente bene, ma è meglio evitare di farlo nelle ore più calde della giornata, tra le 11.00 e le 18.00. Meglio la mattina presto o dopo cena, ma sempre senza esagerare. 

Se l’anziano rimane a casa, è importante valutare la temperatura dell’abitazione ed eventualmente rinfrescarla. Schermare le finestre esposte al sole e, se si possiede un condizionatore, tenere la temperatura intorno ai 24-26 gradi, ricordandosi di provvedere alla manutenzione e alla pulizia regolare dell’impianto.

È meglio poi evitare anche tutte quelle situazioni che possono esporre a temperature elevate, come nel caso dei viaggi in macchina. Prima di salire è importante aprire prima gli sportelli per fare circolare un po’ di aria nell’abitacolo e mai, in nessun caso, rimanere in macchina quando è parcheggiata all’aperto, neanche per pochi minuti. 

Leggi anche: “Anziani e animali domestici: un’accoppiata vincente”

Cosa fare in caso di colpo di calore per gli anziani?

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Cosa può succedere in caso di ipertermia e disidratazione? Ma soprattutto, come bisogna comportarsi in caso di colpo di caldo per gli anziani?

  • La sincope da calore, ad esempio, è un capogiro improvviso che può verificarsi anche quando fa caldo. Soprattutto in caso di assunzione di farmaci per il cuore come i beta-bloccanti o se non si è abituati alle alte temperature, è più probabile che possa avvenire uno svenimento. Riposare in un luogo fresco, sollevare le gambe e bere acqua può servire a dissipare la sensazione di vertigine.
  • I crampi da calore sono invece un irrigidimento doloroso dei muscoli dello stomaco, delle braccia o delle gambe che possono derivare da un intenso lavoro o dall’esercizio. Anche in questo caso è necessario riportare l’organismo ad uno stato normale. Per abbassare la temperatura e raffreddare il corpo, è utile riposare all’ombra o in un edificio fresco e bere molti liquidi. Possibilmente evitando l’alcol o la caffeina.
  • Diverso è il caso invece dell’edema da calore, un gonfiore alle caviglie e ai piedi quando le temperature si alzano notevolmente. In questo caso è bene alzare le gambe di almeno 45 gradi per ridurre il gonfiore e, se questo rimedio non funziona abbastanza rapidamente, consultare il medico.
  • Infine, l’esaurimento da calore è un chiaro avvertimento che il corpo non riesce a mantenersi fresco, con una sensazione di sete, stordimento, debolezza e, talvolta, nausea con abbondante sudore. In questo caso è bene fare attenzione: l’esaurimento da calore può evolvere più facilmente e tradursi in un colpo di calore.

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Come fare per capire se un anziano è disidratato

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Ci sono dei segnali che possono aiutarci a capire se l’anziano è disidratato:

  • pressione bassa: se sospettiamo uno stato di disidratazione è fondamentale misurare la pressione e, se troppo bassa, consultare un medico;
  • mucose secche: è importante che le mucose, soprattutto la lingua, rimangano umide;
  • scarso apporto di liquidi: come si è detto, l’idratazione è una priorità assoluta, che bisogna correggere nei casi in cui sia insufficiente.

Leggi il decalogo del Ministero della Salute