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Pubblicato inGenitori

Non avere mestruazioni per non avere figli?

La contraccezione attuale permette alla donna di non avere mestruazioni, che spesso sono associate a condizioni di disagio e di sofferenza. La specialista del Santagostino spiega in che modo sia possibile.

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Mestruazioni e avere figli: in che rapporto sono questi due aspetti della vita femminile?

La contraccezione di ultima generazione permette l’eliminazione del flusso mestruale. È possibile, infatti, che una donna non desiderosa di rimanere incinta non voglia che si verifichino perdite di sangue considerate inutili.

In questa ottica, l’unico ostacolo che rimane, per l’eliminazione delle mestruali, è di natura culturale. Ne parla Sara Gaita, medico chirurgo del Santagostino specializzata in Ginecologia e Ostetricia.

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Mestruazioni e avere figli, un dato anche storico e culturale

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Su di un piano storico e culturale, una donna viene definita in salute nel caso in cui ha mestruazioni con regolarità. Questo è un dato vero, almeno in una certa misura, dal momento che si danno patologie il cui sintomo può essere l’alterazione della ritmicità mestruale, ciò – in alcuni casi – può portare ad avere il ciclo anche due volte nello stesso mese.

Si tratta di patologie quali:

  • dismenorrea, che si specifica in un dolore di tipo uterino che può precedere di 1, 3 giorni l’inizio delle mestruazioni
  • amenorrea, ovvero una assenza del ciclo mestruale, che può essere primaria quando la donna non ha mai avuto un ciclo entro i 16 anni, e secondaria quando il ciclo mestruale, dopo manifestazioni più o meno regolari, scompare
  • ipermenorrea, condizione che determina un flusso mestruale abbondante e duraturo nel tempo.

Sintomi preciclo e dolori mestruali

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Le mestruazioni inoltre possono essere precedute da sintomi preciclo o accompagnate da dolori. Di per sé il flusso mestruale può essere considerato segno del fatto che una donna ha avuto una ovulazione ma non ha concepito.

Non è quindi accaduto alcun concepimento e la donna non è entrata in gravidanza.

Evoluzione della contraccezione

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È stato introdotto da tempo, ormai, un nuovo tipo di contraccezione ormonale a basso dosaggio, con pillole composte da estrogeni naturali e in regimi di assunzione diversi rispetto alla pillola di 21 confetti da assumere giornalmente, con sette giorni di pausa.

Questa innovazione ha modificato profondamente il rapporto delle donne con le mestruazioni e l’avere figli, introducendo la possibilità di svincolarsi dal flusso mestruale.

Dire, in ogni caso, che il flusso mestruale abbia un valore purificante non ha più senso, perché non aiuta di per sé a mantenere la donna in salute, né serve al rinnovamento del corpo. Questi valori legati alla perdita mestruale non hanno alcuna evidenza scientifica.

Mestruazioni e menopausa

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La stima attuale sul numero di ovulazioni, e di conseguenza il numero di cicli mestruali, che una donna ha durante il corso della propria vita, fino alla menopausa, è di circa 450, 500. Questo numero fa riferimento a una donna che vive in un Paese industrializzato.

In precedenza, la stima non superava le 160 ovulazioni. Questa discrepanza deriva dal fatto che nei decenni precedenti il menarca accadeva più tardi, le gravidanze invece accadevano prima e avevano una frequenza maggiore, con periodi più lunghi di allattamento.

In diversi casi, poi, si verificava una cessazione delle mestruazioni per ragioni di malnutrizione.

Metodo contraccettivo ormonale

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Se una paziente non desidera rimanere incinta, ecco che ha la possibilità di ricorrere al metodo contraccettivo ormonale. E il verificarsi del flusso mestruale risulta essere, in questa ottica, del tutto superfluo.

Quando viene adottato il classico regime della pillola (21 confetti con 7 giorni di pausa) la paziente sperimenta una perdita ematica simil-mestruale. Questa perdita è stata introdotta per rassicurare la paziente che il suo corpo sta “funzionando” con regolarità, come se si stesse verificando un ciclo mestruale spontaneo. A conferma di una non avvenuta gravidanza.

Come si blocca il ciclo?

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Grazie all’avvento dei nuovi contraccettivi orali, nei quali possono essere presenti o meno estrogeni naturali, il flusso mestruale viene ridotto se non completamente eliminato. Questo effetto non determina alcun problema ai danni della salute della donna.

La pillola di fatto, ha svincolato la sessualità della donna dalla riproduzione, rimodulando il rapporto tra affetto e sesso. Con i nuovi contraccettivi la donna è stata svincolata anche dai flussi mestruali mensili. Fatto di non trascurabile importanza, se si tiene conto dei disturbi mestruali che potrebbero interferire con la qualità della vita di una donna.

Basti pensare all’avvento delle nuove spirali, detti anche dispositivi intrauterini (IUD medicato). Questo sistema di contraccezione può limitare, se non annullare del tutto, il flusso mestruale. Sono dispositivi che possono esse chiamati fit and forget.

Durano dai 3 ai 5 anni, hanno un rilascio ormonale estremamente basso che si limita solo all’utero, eliminando quindi gli effetti sistemici della pillola. Qualità della vita da un lato e salute dall’altro sono un binomio non solo possibile, ma perfettamente concreto, grazie alle prospettive date dalle nove forme di contraccezione.

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Quando si hanno le mestruazioni è possibile avere figli?

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In modo più esplicito la domanda potrebbe essere: avere rapporti sessuali durante le mestruazioni, o durante il ciclo mestruale, può avere come esito la gravidanza? La riposta è affermativa. Non accade con frequenza, ma è possibile che accada.

Gli spermatozoi possono “resistere”, nelle vie genitali della donna, e quando si verifica l’ovulazione si dà la possibilità che incontrino il gamete femminile, originando la fecondazione e quindi il concepimento.