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Pubblicato inBenessere

Miopia: per prevenirla meno schermi e più vita all’aria aperta

Entro il 2050 metà della popolazione globale sarà affetta da miopia: quanto ha a che vedere questa epidemia con l’eccesso di uso di schermi elettronici? E quanto con il fatto che trascorriamo poco tempo all’aperto? Le risposte della scienza e i consigli dell’oculista

miopia

La miopia è in costante crescita nel nostro mondo. Uno studio dell’American Academy of Ophthalmology prevede che, entro il 2050, circa metà della popolazione globale, quasi 5 miliardi persone, sarà affetta da miopia: nel 2000 era circa un quarto (1,4 miliardi). Si tratta  di uno degli ultimi articoli usciti in proposito e molti hanno ipotizzato che un eccessivo uso degli smartphone da parte dei ragazzi possa facilitare l’insorgenza di miopia o indurne una progressione.

Indubbiamente la notizia cattura l’attenzione del lettore, ma sarebbe necessario fare un poco di chiarezza.

La medicina si basa sull’evidenza scientifica, cioè ogni risultato deve essere suffragato da studi clinici con una congrua numerosità di casi, randomizzati e con una valutazione statisticamente significativa dei dati, altrimenti si crea solo confusione. Inoltre  è importante distinguere tra causa di una patologia o della sua progressione e fattore di rischio.

La miopia può essere classificata in  patologica o degenerativa e in miopia semplice o fisiologica (molto più frequente) in base alla presenza o meno di alterazioni degenerative a carico della retina.

La miopia fisiologica ha sia cause genetiche che ambientali: nella maggior parte dei casi insorge verso i 6-7 anni, evolve in maniera differente da caso a caso e tende a stabilizzarsi attorno ai 20 anni.

Fattori genetici

Numerosi studi hanno dimostrato che è importante la familiarità, cioè è più probabile che un soggetto diventi miope se anche uno o entrambi i genitori lo sono, inoltre il difetto visivo è molto più frequente in determinate popolazioni (asiatiche).

Fattori ambientali

L’applicazione della vista da vicino (sia per lavoro/studio che per svago) è uno dei fattori di rischio per la miopia più studiati in questi ultimi anni.  Risulta che la miopia non è particolarmente associata alla visione prolungata della televisione o all’utilizzo di computer e di videogame ma lo è invece alla lettura e all’impiego protratto di smartphone che notoriamente avviene ad una distanza più ravvicinata.

L’accomodazione (meccanismo che permette la messa a fuoco da vicino) se stimolata in modo eccessivo e per lunghi periodi di tempo è  stata anche considerata un fattore di rischio, anche se non vi è un accordo univoco. Sarebbe questo il caso legato a un uso smodato di smartphone e di tablet, che “invitano” l’utente ad avvicinare molto la testa.

La correlazione tra miopia e intelligenza è stata indagata da tempo e numerosi studi hanno evidenziato il fatto che livelli elevati di quoziente intellettivo sono associati a un difetto visivo di tipo miopico, in popolazioni di etnia differente: indubbiamente in questo ambito gioca un ruolo importante anche il maggior tempo passato sui libri.

Anche l’influenza della luce ambientale e l’urbanizzazione sono stati ipotizzati fattori di rischio per l’insorgenza e la progressione della miopia senza peraltro poter arrivare a un giudizio certo e definitivo. Sembra che una scarsa esposizione all’aria aperta e alla luce del sole possa influenzare l’insorgenza del deficit visivo e questo fenomeno sarebbe dovuto al ruolo che gioca la dopamina, mediatore chimico presente nella retina. Di converso studi recenti hanno affermato che “i ragazzi che trascorrono molto tempo all’aperto hanno meno probabilità di diventare miopi”.

Non vi sono invece risultati certi sugli effetti della dieta e della nutrizione come possibili fattori eziologici per la miopia o la sua progressione.

In definitiva, poiché l’applicazione sui libri a scopo di studio è doveroso e negare l’uso degli smartphone o di tablet ai ragazzi è impossibile, possiamo dare solo alcuni consigli per cercare di prevenire la miopia nei ragazzi:

  • stare ad almeno 30 centimetri dal foglio o dallo schermo
  • fare delle pause quando si usa la vista da vicino
  • se si devono passare ore sui libri per studiare, bisogna evitare di passare altrettanto tempo “incollati” ad uno smartphone o ad un tablet
  • trascorrere regolarmente 1-2 ore al giorno all’aperto

Fondamentale, poi, tenere sotto controllo la propria vista con visite periodiche dall’oculista: salvo diversa prescrizione medica, un controllo ogni 2 anni aiuta a monitorare lo stato di salute dei tuoi occhi e la qualità della tua vista.