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Pubblicato inSalute

Staccare, la prima regola per una buona vacanza

Molto stressati, stanchi, ma incapaci di lasciarsi completamente alle spalle l’ansia: i risultati di un’indagine del Centro Medico Santagostino di Milano tra i suoi pazienti, che racconta destinazioni, abitudini alimentari e motorie, esposizione al sole, sonno e sesso, letture. Con i sei consigli della nostra equipe medica.

Stanchi, stressati, alla ricerca del benessere perduto in spiaggia. Ma sovente incapaci di lasciarsi alle spalle lo stress, quindi di staccare completamente. E troppo spesso portatori di “cattive abitudini” sul fronte della salute anche in vacanza.

È il ritratto dei Milanesi in vacanza tracciato dal Centro Medico Santagostino con un’indagine tra i suoi pazienti, attraverso un approfondito questionario somministrato a un campione di 337 persone, composto in prevalenza (84%) da donne, con un’età media di 42 anni.

Alla vigilia delle vacanze i milanesi intervistati dal Santagostino si sentono stanchi, con un 29% che si dichiara addirittura stanchissimo. E ben il 58% si dichiara molto o moltissimo stressato. La stanchezza corrisponde a stress: chi si dichiara stanchissimo infatti nel 90% è anche stressatissimo.

Se, per fortuna, più del 90% delle persone riesce ad andare in vacanza con solo un 10% del campione (35 persone) che non riuscirà a concedersi nemmeno un we lungo, c’è comunque un 21% (72 persone) che sa già che non riuscirà a mettersi alle spalle lo stress, anche in vacanza. Anche perché solo il 31% del campione stacca completamente senza leggere nemmeno le mail o rispondere al telefono, quasi metà (49%) si limita a controllare le mail ogni tanto, ma c’è un 13% che anche in vacanza tiene tutti i contatti aperti rispondendo come al solito.

«Sta crescendo», afferma Michele Cucchi, psichiatra del Centro Medico Santagostino, «la quantità di persone che non staccano mai la spina perché, grazie ad Internet, si portano il lavoro in vacanza. Sicuramente in questo modo si scampa alla sindrome da rientro, ma così facendo non si ottengono neanche tutti i benefici prodotti da quel reset biologico tanto salutare attuato dal cervello».

MARE E VIAGGI
Ma dove vanno in vacanza i Milanesi? La fa da padrone la vacanza in spiaggia: il 60% del campione va al mare.
Non manca però chi spezzerà alternando al mare anche la montagna, la campagna o il lago e chi si concederà un viaggio (9,9%).

È interessante notare che la percentuale di chi sceglie di andare al mare sale se la misuriamo nel sotto campione di chi si sente stressato: ben il 62% degli stressati opta per la spiaggia, confidando nelle virtù terapeutiche del dolce far niente in spiaggia. E tra gli stressati scende anche la percentuale di chi spezza la vacanza in più parti o di chi si concede un viaggio, segno che gli spostamenti sono, per chi è già in una situazione di stress, da evitare perché visti come ulteriore fonte di stress.

«Invece», aggiunge Cucchi, «il viaggio andrebbe riscoperto, come “terapia anti-stress”, purché venga affrontato con la giusta dose di ottimismo e di flessibilità: l’imprevisto non sarà mai del tutto “prevedibile” anche a fronte di tanta ansia messa in campo nei preparativi. Pensiamo al viaggio, agli spostamenti, come parte integrante della vacanza, pianifichiamo quindi qualche sosta di piacere, rilassiamoci bevendo un caffè, dilatiamo il tempo del viaggio con la musica, con le chiacchierate. Se necessario con i bambini piccoli proviamo a viaggiare con il fresco della sera o dell’alba: la fatica del sonno perso sarà ripagata con la freschezza dei bimbi all’arrivo a con la serenità ci un viaggio senza urla e impazienza. Non chiediamo ai bambini pazienza: non hanno ancora imparato a svilupparla, diamo loro dei diversivi».

IL SOLE

Venendo alle abitudini dei milanesi in vacanza e al loro rapporto con la salute, il 34% del campione sta attento al sole, passando ad abbronzarsi meno di due ore al giorno, il 55% tra le due e le 5 ore, ma c’è un 3,55% che dichiara di rimanere al sole più di 7 ore al giorno… Il 20% fa suo il proverbio “il mattino ha l’oro in bocca”, andando in spiaggia fra le 7 e le 9. Ci sono ancora 19 persone del campione che rispondono che non useranno creme per proteggersi ( 5,6%). Il 21% dichiara che spenderà più di 40 euro in creme. Solo il 28% partirà a coprirsi con la crema 50, mentre solo il 18% del campione ha fatto una consulenza per verificare il proprio fototipo e l’adeguata tipologia di protezione-esposizione.

Quando va in montagna il 65% dei Milanesi non usa la crema solare.

«Una bella abbronzatura dona senza dubbio un aspetto sano», spiega la dottoressa Chiara Galloni, dermatologa del Centro Medico Santagostino, «ma ricordiamoci che, oltre ai problemi più immediati ed evidenti come eritemi e scottature, una scorretta esposizione ai raggi UV comporta danni a lungo termine e irreversibili per la nostra pelle: perdita di elasticità, invecchiamento precoce e, nei casi più gravi, cheratosi attiniche, carcinomi basocellulari e l’ insorgenza di melanomi. di cui si sta registrando un importante incremento di casi.

IL SONNO

La vacanza, per i Milanesi, è anche un momento di “ricarica” dal punto di vista del sonno. Ben il 57% del campione dichiara che dormirà di più, solo il 7% di meno del solito. Il 56% circa dichiara di dormire meglio, oltre che di più, in vacanza, segno che lo stress di cui ci si vuole liberare andando in vacanza, invece, nella vita di tutti i giorni influisce sulla qualità del nostro dormire. Ben il 50% del campione in vacanza si sveglia dopo, ma c’è anche un 11% che si sveglia prima. Mentre il 48% dichiara di andare a letto mediamente dopo rispetto al solito.

«La cosa migliore», spiega Cucchi, «è mantenere le proprie abitudini sul fronte del sonno, anche in vacanza, per evitare, al rientro al lavoro, la tipica sensazione di scombussolamento: meglio essere mattinieri e godersi le prime luci del sole, magari poi un riposino pomeridiano».

IL SESSO
Meno stress, quindi anche più sesso. Ma solo per il 37% del campione, che dichiara che in vacanza aumenta il numero dei suoi rapporti sessuali, mentre il 24% addirittura diminuisce la frequenza, mentre per il resto del campione (39%) nulla cambia, su quel fronte.

«Evidentemente», spiega Beatrice Armocida, sessuologa del Centro Medico Santagostino, «solo una minoranza delle coppie riesce ad approfittare di un clima più rilassato e lontano dalla routine per creare occasioni di intesa sessuale».

LA TAVOLA, IL MOTO, I LIBRI

Il 35% del campione dichiara che starà più attento a tavola, mentre il resto del campione (65%) dichiara che non cambierà le sue abitudini alimentari, con un 14% che dichiara che per rilassarsi non baderà alla linea, mangiando di più e più dolci. Lasciarsi andare significa anche, per un 14%, non badare a spese per lo shopping e per il 16% divertirsi bevendo di più.

«Bisognerebbe evitare di pensare che riposarsi voglia dire buttarsi tutto il giorno in spiaggia o ingolfarsi concedendosi lauti pasti», avverte Cucchi. «Giusto gratificare il palato, ma scegliendo alimenti sani, grazie al maggior tempo concesso dalla vacanza. E soprattutto è fondamentale concedersi un po’ di sano moto. Una semplice camminata libererà endorfine, rigenererà la mente, tonificherà il corpo e compenserà qualche stravizio».

«È fondamentale», aggiunge Benedetta Raspini, nutrizionista del Centro Medico Santagostino, «rispettare quotidianamente il numero e gli orari dei pasti, in particolare la prima colazione, che deve essere privilegiata. La prima colazione è il pasto più importante della giornata, arriva dopo una notte di digiuno e fornisce il “carburante” per tutta la giornata».

È la lettura il vero must dei milanesi in vacanza. Ben il 67% leggerà di più: narrativa, gialli e saggistica. Ma c’è anche lo sport: per il 50% del campione le ferie sono anche l’occasione per trovare tempo per fare attività fisica (ma c’è anche un 19% che dichiara di farne di meno).
«Il periodo delle ferie», commenta Lorenzo Boldrini, medico dello sport del Centro Medico Santagostino, «coincide con una maggior disponibilità di tempo per lo sport e la tendenza è quella di praticare attività sportiva molto più del solito o delle proprie capacità con il rischio di sovraccarichi, infortuni e sindromi da affaticamento eccessivo. La gradualità dei carichi di esercizio è la regola principale, che per semplificare può essere ricondotta a un incremento di circa il 10% a settimana rispetto alla volume di lavoro praticato abitualmente per una determinata attività sportiva».

I CONSIGLI DELL’EQUIPE MEDICA DEL SANTAGOSTINO

1. Staccate davvero, anche se solo per pochi giorni
2. Lasciate l’ufficio avendo programmato ed organizzato le attività al rientro dopo le vacanze: andrete via più leggeri e con un senso di controllo
3. Riscoprite la bellezza del viaggio, anche con i bambini
4. Mangiate sano, fate colazione

5. Leggete ma fate anche sport (con gradualità)

6. Sole: scoprite il vostro fototipo e proteggetevi