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Pubblicato inBenessere

Come fare un controllo dell’udito

Il controllo dell’udito è una visita specialistica che sempre più dovrebbe essere praticata tanto dai giovani quanto dagli anziani. Soprattutto alla luce dei troppi stimoli cui questo senso è sottoposto.

controllo dell'udito cosa fare

Il controllo dell’udito dovrebbe essere parte integrante delle visite mediche cui sottoporsi regolarmente. Si tratta di un controllo che andrebbe svolto già dalla prima infanzia e ripetuto ciclicamente nel corso della nostra vita.

Siamo costantemente esposti a fonti di rumore che possono mettere a rischio il benessere del nostro udito. Vediamo dunque l’importanza e la metodica di un controllo all’udito, quale figura specializzata se ne occupa.

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Controllo dell’udito, perché è importante?

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Secondo i dati dell’OMS, una persona su quattro, entro il 2050, subirà una qualche diminuzione dell’udito. L’allarme riguarda in particolar modo una esposizione sempre più importante al rumore, specie in contesti ricreativi. È sempre l’OMS, quindi, che avverte come circa un miliardo di giovani, al livello globale, rischi di perdere l’udito, per via di cattive abitudini di ascolto.

Gli ultimi dati relativi all’Italia riferiscono di circa 7 milioni di persone che soffrono di ipoacusia, pari al 12,1% della popolazione italiana. Una percentuale che si avvicina ad un secondo dato, il 15%, relativo agli italiani che soffrono di acufene.

Chi fa il controllo dell’udito?

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A fronte di questa situazione la pratica di rivolgersi all’otorinolaringoiatra, il medico specializzato in questioni di orecchio, naso e gola, non sembra essere diffusa quanto dovrebbe. Appena il 31% della popolazione italiana ha svolto un controllo dell’udito, poco più di un italiano su due non ha mai svolto un controllo dell’udito e solo il 25% di chi ne ha necessità indossa un apparecchio acustico.

L’otorinolaringoiatra si occupa di indagare lo stato di salute non solo del sistema uditivo e vestibolare, relativo all’equilibrio, ma si occupa anche di naso, gola e rinofaringe, le prime vie aeree, della laringe, e conseguente funzione fonatoria, e infine della deglutizione, che interessa esofago e laringe.

Come faccio a capire se ho problemi dell’udito?

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Quando la capacità uditiva mostra segni di sofferenza si parla di ipoacusia. La strada maestra per sincerarsi delle condizioni dell’udito è la visita otorinolaringoiatrica, durante la quale si svolge un test, come sarà approfondito di seguito.

Ci sono quattro gradi di ipoacusia, che permettono di capire il possibile abbassamento dell’udito. Quando si è capaci di ascoltare, a distanza di un metro, e ripetere le parole con tono di voce normale oppure elevato, si parla di ipoacusia leggera oppure moderata. Si ha ipoacusia severa se non si riesce ad ascoltare parole urlate in prossimità dell’orecchio. Quando infine non si percepisce alcunché si ha ipoacusia profonda.

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Come si svolge il test dell’udito?

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Il test dell’udito comprende esami soggettivi ed esami oggettivi. Gli esami soggettivi prevedono:

  • un esame audiometrico tonale che aiuta, attraverso l’emissione di suoni puri a diversa frequenza, a comprendere la soglia uditiva del soggetto, ovvero quanto è in grado di percepire
  • un esame audiometrico vocale durante il quale al soggetto sono fatte ascoltare, in cuffia, parole bisillabiche che dovranno essere ripetute ad alta voce. Queste parole sono anche ripetute, con rumore di fondo maggiore.

Gli esami oggettivi prevedono:

  • l’impedenzometria, esame volto a comprendere le condizioni meccaniche dell’orecchio come, ad esempio, la motilità dell’esame del timpano
  • le otoemissioni acustiche, che permettono di studiare il rumore di ritorno delle cellule ciliate esterne che ricevono il suono proveniente dal condotto uditivo esterno.

In conclusione si segnala come sia possibile svolgere test dell’udito online, ma va sottolineato come un test di questo tipo non sostituisce una visita specialistica dall’otorino.